Consigli utili per i motociclisti:
In moto con l'airbag: quando la sicurezza non è un optional
Meccanici o elettronici, i sistemi airbag di ultima generazione rappresentano un ausilio fondamentale nel proteggere il corpo
di chi guida in caso di caduta. Sia in strada che in pista
L'abbigliamento tecnico è, tradizionalmente, predisposto per proteggere queste delicate parti del nostro corpo, ma non è detto che il paraschiena
e le altre protezioni in plastica integrate siano sempre sufficienti.
Per questo, i principali produttori del settore, in tempi piuttosto recenti, hanno fatto un importante passo avanti in questa direzione,
lavorando a sistemi innovativi per accentuare ulteriormente il grado di protettività del guidatore in sella.
Sono nati, così, gli airbag indossabili, costituiti - similmente a quanto avviene nelle auto - da sacche inserite nell'abbigliamento (tute,
giacche, gilet) e posizionate sulle suddette parti "strategiche", che si gonfiano quando il guidatore si "allontana", in seguito a una caduta,
dal mezzo che sta guidando.
Tra i primi che ci hanno creduto e che hanno deciso di investire in maniera massiccia per svilpparne la tecnologia c'è in testa ...
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Sicurezza in moto
La motocicletta è pericolosa. Non c’è alcun dubbio. Il motociclista è molto vulnerabile, per i
suoi sbagli o per manovre azzardate degli automobilisti. Dall’inizio dell’anno ad oggi c’è stata un’autentica
ecatombe di vite spezzate in sella ad una motocicletta.
Usare la moto è pericoloso, ma ci sono alcuni accorgimenti che possono aiutarci a ridurre il rischi
ed a salvarci la pellaccia.
1) Regola principale è quella di indossare sempre il casco, ben calzato ed
allacciato, che in caso di caduta, salva dai danni la testa, che ricordiamo è la parte più importante
e vulnerabile del nostro corpo, anche se per qualcuno è vuota quanto la piazza del mio paese a
ferragosto.
I caschi omologati non limitano la visibilità o la possibilità di udire segnali sonori, mantenendo
un angolo visuale di almeno 210 gradi e attutiscono anche il rumore del vento e del motore permettendo
di sentire meglio e distinguere i suoni.Croce e delizia nel nostro ambito sono i caschi non omologati,
spesso noi customisti li utilizziamo, fanno molto cool, ma chissà se lo penserebbe anche il nostro testone
nell’impatto contro un bel cordolo di marciapiede o contro il sostegno del guard rail.
2) Nella circolazione bisogna non solo vedere, ma anche farsi vedere dai conducenti
degli altri veicoli, di notte se è possibile evitiamo di vestirci rigorosamente di nero, farà anche tanto
biker ma poi non lamentiamoci se lo stronzo di turno che ci travolge in pieno ci dice ”scusami non ti
avevo visto”.
Usare materiale rifrangente, in vendita ci sono delle strisce ad alta visibilità che si mettono alle
braccia o ai polpacci, illuminate dai fari di notte ci rendono più visibili quando rientriamo da un raduno.
Buono anche il giubbotto che usiamo sull’auto, occupa poco spazio e fa egregiamente la sua funzione,
quelli gialli simili a quelli in uso alla polizia stradale danno anche meno l’effetto da dipendente ANAS.
Ricordiamoci che la moto lateralmente è molto poco visibile, specie se noi gli togliamo i catarifrangenti
laterali che rovinano il look da bike show.
3) Evitiamo di sbucare a manetta spalancata da incroci o angoli a scarsa visibilità,
certo anche se passiamo con il verde o abbiamo la precedenza, di minchioni in giro che passano col rosso o
saltano la precedenze, perché c’hanno i cazzi loro per la testa ce ne sono in quantità industriale. Suonare
il clacson in questi casi serve fino ad un certo punto.
Rallentare sempre agli incroci, guidare con due dita sulla leva del freno anteriore: in caso di frenata si
guadagna qualche frazione di secondo, che in alcuni casi ci potrebbe salvare la vita.
4) Spero sia inutile dirvi di rispettare le norme sul sorpasso, che va effettuato
sempre a sinistra mai a destra, se l’automobilista rientra di colpo o svolta senza freccia a destra oltretutto
saremmo anche in torto, dopo aver sfasciato pure la moto.
Evitare i sorpassi o fare molte attenzione sui rettilinei con vie di accesso alla nostra sinistra, può darsi
di doversi trovare di colpo qualcuno che si immette nella circolazione controllando solo alla sua sinistra,
senza curarsi di quelli che gli arrivano da destra.
5) Fare sempre attenzione alle auto in sosta a destra, evitiamo di starci troppo a
filo, spesso si muovono senza usare i segnalatori o peggio se spalancano la portiera di colpo. Regola prima
fidarsi è bene non fidarsi è meglio, specie se in corsia di un ospedale ci finiamo noi, mentre i nostri amici
se la spassano per raduni.
6) Sul bagnato Senna era un drago, ma anche lui non c’è più purtroppo, quindi
manteniamo una guida dolce e non fate i taccagni cambiate quella cavolo di gomma posteriore ormai non vi
accorgete che siete sulle tele. Usate il freno motore e poco e dolcemente i freni.
7) In caso di nebbia o di forte pioggia quando la visibilità scarseggia fermiamoci.
Scambiare quattro chiacchiere in quell’ osteria sperduta, non può altro che farci bene, specie se al bancone
ci troviamo una mora caliente.
8) Sorpassi delle auto ferme in colonna: fate molta attenzione a volte, anzi più
spesso di quanto si possa pensare, il babbeo che gira di colpo a sinistra e la freccia la mette dopo, rischia
di provocare un incidente di cui noi ne saremmo chiamati in causa dalla parte del torto, specialmente se
sorpassando oltrepassiamo la striscia di mezzeria continua.
Porre molta attenzione in questo caso anche alle auto che si immettono dalle laterali alla nostra destra,
favorite dai varchi lasciati per questo scopo dagli automobilisti incolonnati.
9) L’abito non fa il monaco, mai questo detto è risultato più falso nel nostro
ambiente. Sfrecciare a 150 all’ora sulla tangenziale con le infradito e la t-shirt di Dolce Gabbana forse
sarà anche trendy al chiosco di Ciccio il cocomeraio, ma in una scivolata di 200 metri sull’asfalto, credimi,
fa molto male.
Se veramente le vuoi bene non portare la tua ragazza in moto con i pinocchietti ed il top di pizzo, mentre
tu sembri un marziano atterrato dallo spazio, bardato di tutto punto con iper tecnologiche tute da moto GP,
oltre tutto siete anche ridicoli.
10) Questo è sicuramente il più importante: evitiamo di metterci alla guida della
nostra moto in preda ai fumi dell’alcool, un biker non si misura dalla quantità di ettolitri che riesce
ad ingurgitare. Facciamo festa certamente, ma cerchiamo di arrivare in vita anche alla prossima di festa.
Tanto lo sapete due giorni dopo il nostro funerale nessuno più si ricorda di noi.
Naturalmente non abbiamo scoperto l’acqua calda con queste nostre, se vogliamo anche ironiche constatazioni
sull’atteggiamento che si dovrebbe sempre avere in mente quando siamo in sella al nostro ferro. Certo in
moto tutti noi sapremmo dare la paga anche a Valentino Rossi, ma la nostra vulnerabilità in caso di incidente
dovrebbe farci riflettere su alcuni accorgimenti che aiutano a salvarci la vita, ricordate che purtroppo ne
abbiamo una sola, che la cosa ci piaccia o no, ed una grattatina ai gioielli di famiglia in questo caso è
anche lecita e consentita.
Fonte
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Sicurezza in moto: l'airbag che salva la vita
Finora lo abbiamo visto gonfiarsi nelle gare di MotoGp e Superbike, adesso possiamo indossarlo anche noi
La sicurezza su due ruote. Nel campo della sicurezza dei motociclisti, l’airbag è il nuovo protagonista: non si posiziona sul manubrio
bensì si indossa come semplici giacche o gilet e garantisce la stessa protezione di una tuta da MotoGP. Le due ultime novità, presentate
alla scorsa edizione dell’Eicma (Esposizione internazionale del ciclo e del motociclo), ...
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